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sabato 17 luglio 1999

Karakorum, Honbrok Valley

Rimaniamo in due, io e “Pala”, per le ultime due settimane da impiegare a nostro piacimento in questa lunga spedizione. In paese ad Hushe ci parlano tanto di questa cima che apprezzo già per lo splendido nome: Cigarette Peak.
Sta aspettando me questa montagna mai salita e in cima ci fumerò una sigaretta, dai Pala che si va!”.
Bastano due giorni di cammino per capire il perché nessuno era ancora riuscito a fumarsi questa gigante piramide ghiacciata di oltre 6000 metri. Seraccate ripidissime e attivissime sbarrano i suoi fianchi e offrono il peggior puzzle da completare per chi vorrà in futuro cimentarsi. Cambio d’idea e cambio di programma, e pensare che recentemente qualche sponsor vorrebbe almeno una programmazione di almeno 5 anni per sganciarti poi i soldi. Io non so neanche che cosa farò la mattina dopo, figurati se devo pensare a montagne da salire per 5 anni di seguito. E rinunciare così al bello di questi viaggi alpinistici, da godersi con un semplice vagabondaggio.

Un obiettivo lo troviamo subito dopo ma anche quello non è buono, vista la pessima qualità della roccia. Allora prendiamo su tutta la nostra roba da ghiaccio e lasciamo giù quella da roccia, dirigendoci verso l’anfiteatro terminale di questa valletta inesplorata (ma va?) dove dormiamo ancora all’aria aperta. “Sono stufo di questi bivacchi!”. All’alba ci attendono canali di neve, ghiaccio e roccia, pendii ripidi e rocce marce che ci sorbiamo in koflach e solo 2 camalot con noi. Questa la relazione finale dell’ennesima cima inviolata che infiliamo nello zaino, di oltre 5000 metri e intitolata al mio angelo custode di questi due mesi, Ibrahim, figlio di una grande guida e futura grande guida. “E adesso scendiamo da qui e andiamo al mare!”.

La solita balla degli alpinisti riusciamo in parte a smentirla quando ci godiamo due giornate di autentico far nulla nel piccolo paradiso di Saitcho, danzando e fumando insieme al mitico Akim e decine di portatori pakistani.

17/7/99
QUOTA 5150 - "IBRAHIM PEAK"
Prima ascensione della cima, versante S
Lorenzo Lanfranchi - Luca Maspes in circa 5 ore di scalata
Sviluppo: 450 metri di parete
Diff.: 5/5+ / ghiaccio 50° / misto
Usati solo chiodi normali



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