Fine della via ai Pilastri di Fora in alta Valmalenco, passando per il pilastro di sinistra che volevo salire da diverso tempo. Dopo "Fora de crapa" e "Fora poco", è la volta di un bel "Fora de Bal". Iniziata due mesi fa e terminata al terzo giro con Andrea Pavan, sono 5 lunghezze poco spittate e quasi tutte da integrare (friends piccoli e medi), solo il bellissimo quarto tiro si fa solo con i rinvii (tiro più difficile, 6c/+). Particolare anche il primo tiro, un orrido traverso tra gli strapiombi su roccia nera a lastre orizzontali, molto spesso bagnato ma aggirabile a sinistra per cenge d'erba.
Per ripeterla consigliate 2 corde da 60 m per le doppie (S5-S3 tenendosi dentro nel diedro, S3-S1 obliqua a sinistra e dalla S1 fino a terra).
Difficoltà indicative L1 6a/b, L2 5b L3 5c/6a L4 6c/+ L5 6a
Per arrivare alla cava di Fora, 15 minuti sotto gli evidenti pilastri, la strada che da San Giuseppe sale all'Alpe Entova e alla cava è diventata un'agro-silvo-pastorale e necessiterebbe di permesso.
Sennò è un ora e mezza a piedi.
Per ripeterla consigliate 2 corde da 60 m per le doppie (S5-S3 tenendosi dentro nel diedro, S3-S1 obliqua a sinistra e dalla S1 fino a terra).
Difficoltà indicative L1 6a/b, L2 5b L3 5c/6a L4 6c/+ L5 6a
Per arrivare alla cava di Fora, 15 minuti sotto gli evidenti pilastri, la strada che da San Giuseppe sale all'Alpe Entova e alla cava è diventata un'agro-silvo-pastorale e necessiterebbe di permesso.
Sennò è un ora e mezza a piedi.
Secondo giorno con Pavaz e Gigamen Matteo De Zaiacono |
Secondo tiro |
2° giorno, inizio del tiro più spettacolare, il quarto |
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