Così com'era cominciato nella calura (vedi la gita di inizio inverno) è ora quasi al termine l'inverno anomalo in cui abbiamo sentito freddo reale solo per due settimane a febbraio.
Quando si rischiava di scalare in t-shirt sulle pareti a Sud, la ricerca di ingaggio passava ai versanti Nord e sulle vie di misto che chiamano una prima salita ma che richiedono anche il momento perfetto per essere risolte. Ed anche qui il caldo è stato un problema non indifferente sia negli avvicinamenti che nei tentativi. Sulla svizzera Nord del Canciano passo da un sopralluogo promettente ad un tentativo solitario fermatosi ancora una volta all'attacco, come qualche anno fa in compagnia di Giovanni Ongaro.
Pochi giorni dopo nelle Orobie ancora a dare un occhio al Pizzo del Salto e il Pizzo dell'Omo... ma il caldo si rialza ancora a livelli estivi e lascio perdere per colpa di quel pendio di neve che la sovrasta: se viene giù qualcosa tutto finisce in quella gola (cit.).
Nei pomeriggi di bouldering finiamo in Val di Mello e ci accorgiamo che se scaliamo tutti a torso nudo qualcosa di anomalo quest'inverno c'è stato.
Bernina, Pizzo Canciano, parete Nord. Il settore mai salito a dx dell'unica via presente sulla parete, "Habanero", salita dal poschiavino Godenzi e Rada appena prima dell'inizio dell'inverno. |
Inquietante capra morta appesa per il collo all'entrata del paese di Ambria, Val Venina, Orobie |
Orobie, la parete Nordovest del Pizzo dell'Omo |
Pochi giorni dopo... tutti in spiaggia in Val di Mello. Daniele Bernasconi prova "Il Magistrato" (7b+) |
Sempre "Il Magistrato" per Maffo |
Meglio l'ombra del sole di marzo... qui lo storico "Videogames" al Masso del Sole in Val di Mello |
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